Il primo personal computer prodotto da Sharp. Ringrazio ancora una volta l’amico Carlo che mi lascia saccheggiare il suo magazzino dove sono nascosti alcuni pezzi davvero significativi.
In occasione del centesimo anniversario della fondazione nel 1912, Sharp ha pubblicato un interessante pdf che racconta i prodotti più innovativi e la storia dell’azienda.
In May 1978, the Components Division of the Electronic Components Group introduced the MZ-40K microcomputer kit, and in December, the MZ-80K, an assemble-it-yourself model that ran under BASIC. This was Sharp’s first personal computer.
L’affermazione “ran under BASIC” è però un po’ fuorviante: il computer, all’avvio, non ha alcun linguaggio di programmazione se non un semplice monitor con pochi comandi, tra cui il caricamento di un programma da cassetta (LOAD) o da disco (FD).
Quindi per utilizzare il BASIC, il linguaggio più diffuso tra gli home computer dell’epoca, è necessario caricarlo da disco o cassetta. Fortunatamente insieme al computer ho ricevuto anche il modulo di espansione e il doppio lettore floppy, con il disco originale e il manuale del Disk BASIC. Inoltre, sempre utile averlo stampato, c’era anche il manuale di servizio dei tre pezzi ricevuti.
Il computer, basato sul processore Z80, era solo sporco e non presentava alcun problema di funzionamento. L’alimentatore non ha alcun filtro di rete, per cui ho solamente smontato le varie parti di cui è composto per eseguire la solita accurata pulizia. Come nell’articolo precedente ho realizzato una lunga immagine che “racconta” le parti principali del computer:
Questa la scheda madre:
Un dettaglio del monitor dopo aver eliminato 30 anni di polvere:
La meccanica del lettore di cassette:
E l’alimentatore:
Di seguito alcuni scatti dopo aver rimontato completamente lo Sharp MZ-80K:
Normalmente è necessario svitare 4 viti per poter accedere all’interno del computer, che può essere aperto a “conchiglia”; nel mio caso le viti erano assenti.
Sharp Interface Unit MZ-80I/O
Questo elemento è in pratica un box di espansione esterno, dove è possibile aggiungere fino a 5 schede. L’unica scheda presente è il controller del doppio lettore floppy.
L’unico intervento è stato la sostituzione dei filtri dell’alimentatore, i soliti Rifa che si crepano, si asciugano e dopo due minuti di utilizzano scoppiano sporcando tutti i componenti vicini e riempiendo la stanza di fumo. Nonostante l’esperienza ho voluto accendere il box e il filtro se n’è andato prima del solito, dopo pochi secondi. Almeno ero preparato e in meno di 10 secondi ho staccato la spina, sigillato la stanza e aperto la finestra :-)
Con un paio di scatti su cavalletto ho realizzato un’immagine che mostra in trasparenza l’interno del box. Lo sportello laterale si può aprire svitando un paio di viti.
Sharp Floppy Disk MZ-80FD
Questo è il doppio lettore floppy da 5 pollici e 1/4. Appena acceso ho visto il lampo del fusibile che saltava; l’amico con cui stavo facendo un primo test degli oggetti ricevuti mi ha dato una mano e ha subito cercato un corto circuito che effettivamente era presente. Abbiamo dissaldato tutti i condensatori dopo il fusibile fino a trovare il colpevole: un piccolo condensatore al tantalio da 10µF 35v. Ho anche rimosso e sostituito i due filtri sull’alimentazione.
Il giorno dopo sono andato a comprare un pacco di fusibili e 5 condensatori. Dopo aver sostituito il condensatore, non c’era ovviamente alcun corto. Premo l’interruttore e… lampo di luce e fusibile saltato: un altro condensatore al tantalio. Li ho sostituiti tutti.
La scheda logica del drive:
Due foto della parte meccanica:
E un dettaglio del motore passo passo:
Finalmente tutti gli elementi erano funzionanti e ho potuto collegare il floppy al computer, caricare il BASIC e scrivere qualche riga di codice. La tastiera è un po’ scomoda da utilizzare… questione di abitudine. Eccola:
E per concludere l’articolo, una foto d’insieme dove si vede a video il boot del BASIC da floppy.